F1 2003

campionato equilibrato.. ma la spunta di nuovo Schumi

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    Playlist di questa stagione... per cambiare la sintesi della gara a vostro piacimento basta cliccare sulle frecce...

    Nella lista:

    Malesia - Brasile - Australia - Canada - Monaco - San Marino - Austria - Gran Bretagna - Germania - Francia - GP Europa - Giappone - USA - Italia - Ungheria

    Sintesi della stagione...
    SPOILER (click to view)
    La stagione 2003 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è, nella storia della categoria, la 54ª ad assegnare il Campionato Piloti e la 46ª ad assegnare il Campionato Costruttori. È iniziata il 23 marzo ed è terminata il 12 ottobre, dopo 16 gare.

    Dopo il dominio del 2002, la nuova stagione di Formula 1 si apre ufficialmente con la caccia alla Ferrari e a Michael Schumacher, campioni del mondo in carica nelle classifiche Costruttori e Piloti. La FIA, nel tentativo di limitare le prestazioni della Ferrari e per far ritornare un po' di interesse, scomparso a causa dello strapotere della rossa di Maranello introduce nuovi regolamenti, a partire dalle qualifiche e dell'assegnazione dei punteggi.

    GP AUSTRALIA
    9 marzo - Ha vinto Coulthard, ma la notizia è che la Ferrari stavolta non è nemmeno riuscita a finire sul podio. Il tedesco della Ferrari, Michael Schumacher, ha commesso un errore e ha cominciato a perdere pezzi dalle fiancate: i commissari gli hanno, quindi, imposto di recarsi ai box, chiudendo alla fine il gran premio al quarto posto. In mezzo ai due, Montoya e Räikkönen: sono stati loro i grandi protagonisti della gara, alternandosi al comando con Schumacher. Alla fine, però, sono stati tutti beffati da Coulthard che, partito undicesimo, non ha fatto altro che raccogliere il frutto delle disgrazie altrui, guidando tranquillo e senza eccessi.

    Gara ricca di colpi di scena, più per le avverse condizioni meteorologiche e dei conseguenti errori, oltre che per l'esordio delle nuove regole. Il primo colpo di scena alla partenza: Räikkönen non si schiera in griglia, entra ai box e monta subito le gomme da asciutto. Parte dietro a tutti, ma l'azzardo pagherà. Schumi e Barrichello, con gomme da bagnato, scattano alla perfezione e fanno il vuoto nei primi 4 giri, mentre dietro si scatena una sarabanda di sorpassi.

    Mentre Barrichello commette un errore, dicendo addio al Gran Premio, Schumacher vede arrivargli alle spalle Montoya, proprio a causa delle gomme montate: veloce cambio di gomme, che però non impedisce al colombiano di volare in testa al GP. Nel frattempo un altro errore, questa volta di Ralph Firman, costringe i commissari a far intervenire la safety car: tutto annullato, tutto da rifare!

    Con Montoya in testa inizia un bel duello fra Räikkönen e Schumacher. Il campione del mondo attacca il rivale finlandese all'esterno in fondo al rettilineo, ma il finlandese si difende bene. L'appassionante duello viene, però, interrotto da una penalità a Iceman, colpevole di eccesso di velocità nella corsia dei box. Il tedesco quindi è secondo senza rischi ulteriori, e poi primo, quando Montoya effettua la seconda sosta; ma tutto si complica di colpo quando esce di pista e comincia a perdere pezzi: il campione del mondo deve rientrare per ordine dei commissari, e Montoya torna primo. Dopo poco il colombiano parte in testacoda, e dà via libera a Coulthard, che andrà a vincere facile mentre dietro i tre protagonisti dovranno accontentarsi delle briciole.

    GP MALESIA
    23 marzo - Kimi Räikkönen, 24 anni, vince finalmente il suo primo Gp, proseguendo idealmente il weekend dei giovani inaugurato sabato dalla pole di Fernando Alonso, terzo al traguardo. Il finlandese firma il secondo successo della McLaren, si porta al comando del Mondiale e a questo punto si candida seriamente per il titolo. Secondo Rubens Barrichello, che salva il bilancio Ferrari nella giornata sciagurata di Schumacher. Il tedesco finisce la gara dopo poche centinaia di metri, tamponando il povero Trulli, e si vede costretto a una gara ad inseguimento, giungendo alla fine sesto.

    GP BRASILE
    6 aprile - Pioggia battente, poi quasi sole e poi di nuovo pioggia, partenza con la safety-car, tre rientri in pista della stessa safety-car, cinque uscite di pista alla curva do Sol per aquaplaning, stessa sorte per Webber, a causa di un improvviso scroscio di pioggia, e Alonso alla velocissima penultima curva con pezzi di vetture dappertutto con conseguente sospensione della corsa. Per assegnare la vittoria, però, bisogna attendere cinque giorni: in un primo momento, infatti, la vittoria era stata assegnata a Fisichella, che già stava festeggiando con Eddie Jordan, ma i commissari decidono subito dopo che il vincitore doveva essere Kimi Räikkönen. Successivamente la FIA decide che la vittoria va assegnata a Giancarlo Fisichella, che al momento della sospensione, che per la Federazione è il 54° e non il 53° giro, era davanti a tutti: prima vittoria in carriera per il pilota romano e ultima italiana dopo 11 anni dal Gran Premio del Giappone del 1992.

    Gran Premio di San Marino
    20 aprile - La Ferrari risorge, proprio nel giorno della morte della madre dei fratelli Schumacher. Michael e Ralf dominano, infatti, le prove del Gran Premio di San Marino, a Imola, ottenendo primo e secondo posto rispettivamente nella griglia di partenza. Durante la gara, però, la Ferrari e Michael si dimostreranno più forti della Williams e di Ralf, ottenendo la prima vittoria dopo un inizio terribile. Al secondo posto un grandissimo Räikkönen, che partiva dalla terza fila e riesce, grazie ad un rarissimo errore ai box degli uomini in rosso, ad ottenere il secondo posto alle spalle del campione del mondo.

    Gran Premio di Spagna
    4 maggio - Fa il suo esordio la F2003-GA e la Ferrari ritorna alla vittoria, ma la vera sorpresa è Fernando Alonso, l'unico in grado di tenere sempre sulle spine il campione del mondo. Non solo: è stato anche in grado di superare, nel corso della gara, un osso duro come Ralf Schumacher.

    I veri sconfitti del gran premio, però, sono Williams e McLaren: Montoya quarto davanti a un Ralf Schumacher pasticcione che ha rischiato di farsi superare anche dalla Toyota di Da Matta, ai suoi primi punti iridati. Sul fronte McLaren prima Räikkönen tampona la Jaguar di Pizzonia ferma sulla griglia, causando l'entrata in pista della safety-car per i primi cinque giri, e successivamente, nel corso della gara, Coulthard ha speronato Trulli alla seconda curva mettendo fine alla gara dell'italiano, infine all'uscita dalla pit-lane non si è accorto dell'arrivo di Button: i due si sono toccati e per Coulthard la gara è finita.

    Gran Premio d'Austria
    18 maggio - Schumacher vince in Austria, anche battendo le fiamme fuoriuscite dal bocchettone del rifornimento durante un pit stop ad alta tensione, e continua la marcia di avvicinamento alla vetta della classifica. Räikkönen, secondo a Zeltweg, è ormai a soli due punti: poteva essere aggancio, se nel finale Barrichello avesse vinto il duello con il finlandese: il brasiliano, alla fine, si è dovuto accontentare del terzo posto. Per contro la Ferrari è al comando della classifica costruttori. La sostanza, in ogni caso, cambia poco: con la F2003 (due successi su due gare), la Ferrari è tornata a essere di un altro pianeta, e niente ha potuto fare la McLaren, che ora necessita al più presto delle nuova vettura per poter contrastare la marcia inarrestabile delle Rosse. Il quinto posto di David Coulthard rafforza la sensazione che le attuali Frecce d'argento più di così non possano fare.

    Gran Premio di Monaco
    1 giugno - Finale appassionante per il Gran Premio da sempre più strano di tutto il circus. Juan Pablo Montoya, il Condor della Colombia, è il trionfatore di una delle edizioni più tattiche del Gran Premio del principato, non fosse, appunto, per il finale, quando Michael Schumacher spinge al massimo per raggiungere la coppia di testa (dietro al colombiano, infatti, c'era il finlandese Kimi Räikkönen). Le nuove regole sembra che hanno reso Montecarlo più tattico di quanto non sia solitamente, lasciando la sensazione che, con qualifiche più d'attacco, sia Schumacher, sia Barrichello, alla fine 8°, avrebbero potuto ottenere di più.

    Gran Premio del Canada
    15 giugno - Nelle prove sono le Williams a dominare, occupando tutta la prima fila, ma in gara nessuno dei due piloti è in grado di sfruttare al massimo la propria vettura con Montoya che al primo giro va in testacoda e Ralf Schumacher che non riesce a guadagnare secondi preziosi sul fratello. Vengono commessi errori, però anche in casa Ferrari con Barrichello che danneggia l'alettone contro Alonso. La gara si conclude quindi con una vittoria di Michael Schumacher, che precede il fratello e Montoya, mentre Raikkonen, principale rivale per il titolo è solo sesto. Buona la gara di Verstappen che porta la Minardi al nono posto, migliore prestazione dell'anno per la scuderia di Faenza.

    Gran Premio d'Europa
    29 giugno Nelle prove domina Raikkonen, ed è così anche in gara, finché il suo motore non si rompe. Intanto Michael Schumacher, partito secondo, va in testacoda a causa di un sorpasso di Montoya. Destino simile capita a Coulthard, che però è meno fortunato ed esce di pista. Nel resto la gara riserva ben poche emozioni e si conclude con una doppietta Williams e Barrichello terzo a salvare la Ferrari.

    Gran Premio di Francia
    6 luglio Ancora doppietta Williams in Francia con Ralf Schumacher che realizza la pole e va a vincere, seguito da Montoya e Michael Schumacher, terzo che può ben poco contro i due piloti avversari. Il venerdì, comunque nelle prove la Minardi di Verstappen era andata davanti a tutti grazie anche a condizioni climatiche particolari, mentre il sabato l'olandese non va oltre il 21º posto. Gara movimentata sia da Michael Schumacher, che con una vettura non al meglio supera Raikkonen, nettamente superiore e da Barrichello, che scivolato all'ultimo posto al primo giro recupera fino al settimo posto.

    Gran Premio di Gran Bretagna
    20 luglio Gp molto particolare quello disputato in Gran Bretagna, con Barrichello, in pole position e Trulli al suo fianco. Al via il brasiliano scatta male, mentre il pilota italiano va in testa al gruppo, ma dopo una decina di giri la gara viene stravolta dall'entrata in pista un religioso, Neal Horan, che si lancia tra le vetture con cartelli che invitano a leggere la Bibbia. Deve così entrare in pista la safety car. Molti piloti ne approfittano per andare ai box e si ritrovano in testa le due Toyota di da Matta e Panis. Però, una volta ristabilito l'ordine è Montoya a comandare la gara, con Barrichello e Schumacher che nonostante l'entrata della safety restano in posizioni arretrate. Il brasiliano comincia a rimontare superando sia Kimi Raikkonen, che Montoya, mentre il tedesco rimane a lungo bloccato da Jacques Villeneuve, di cui si libera a fatica e giungendo poi quarto al traguardo.

    Gran Premio di Germania
    3 agosto Montoya domina qualifiche e gara, rilanciandosi nella classifica Piloti; al contrario, la Ferrari vive uno dei peggiori week-end della stagione, con Barrichello subito fuori dopo una carambola al via con Ralf Schumacher e Raikkonen e Michael Schumacher costretto a rientrare ai box negli ultimi giri per una foratura, mentre si trovava in seconda posizione. Buona gara per Jarno Trulli che giunge a podio. In questo Gp Justin Wilson passa in Jaguar e debutta in Formula 1 Nicolas Kiesa

    Gran Premio d'Ungheria
    24 agosto Da segnalare la prima vittoria in carriera di Fernando Alonso, che diventa così il più giovane pilota a vincere un Gran Premio di Formula 1. Tra l'altro egli riesce nell'impresa di doppiare il pluricampione del mondo e detentore di vari record nella F1 Michael Schumacher. La vittoria del pilota spagnolo è favorita sia dalle caratteristiche del circuito che da Mark Webber, che installatosi secondo fa da tappo, mentre Ralf Schumacher va in testacoda e riparte dal fondo del gruppo. Comincia poi a rimontare arrivando quarto alla fine. Michael Schumacher, alla guida di una Ferrari in grande crisi con le gomme, è solo ottavo e doppiato e mantiene un punto di vantaggio sul rivale Juan Pablo Montoya

    Gran Premio d'Italia
    14 settembre Proprio in Italia si rivede la Ferrari con Michael Schumacher che realizza pole, vittoria e giro più veloce, mentre Montoya si deve accontentare del secondo posto. Intanto nelle retrovie, Alonso tampona Verstappen ed entrambi sono costretti a raggiungere i box, con lo spagnolo che a fatica giungerà ottavo, dietro a Webber. In questa gara è assente Ralf Schumacher, sostituito per l'occasione da Marc Gené, che conquista la quinta piazza. Ora Schumy ha tre punti di vantaggio sul rivale colombiano, un margine che comunque non gli concede molta sicurezza, visto che mancano ancora due gare.

    Gran Premio degli Stati Uniti
    28 settembre Nelle prove va in pole Kimi Raikkonen, seguito da Barrichello e da Olivier Panis, mentre Michael Schumacher è solo settimo. Al via, però una buona partenza gli fa recuperare parecchie posizioni e si ritrova secondo, mentre Montoya, scattato male, perde tempo. Per recuperarlo tenta un sorpasso azzardato su Barrichello, con il solo risultato di buttarlo fuori pista e ricevere una penalità. La sfortuna del colombiano, però, è ai box, quando perde quindici secondi e dà l'addio ai sogni di gloria per il titolo. Intanto comincia a piovere e tutto viene scombussolato, anche perché ci sarà un alternarsi di pioggia e sole. Va così a vincere Michael Schumacher; il pilota tedesco pone una seria ipoteca sul titolo, dato che manca una gara e ha nove punti di vantaggio su Kimi Raikkonen, unico pilota in grado di insidiarne i sogni iridati.

    Gran Premio del Giappone
    12 ottobre In questa gara è assente Jacques Villeneuve perché il suo contratto è scaduto alcuni giorni prima. Al suo posto la BAR manda in pista Takuma Sato. Nelle prove Michael Schumacher è solo quattordicesimo, mentre Barrichello conquista la pole, e al suo fianco c'è Montoya. Al via il colombiano scatta bene e va in testa conducendo la gara per circa dieci giri, quando ha un problema all'impianto idraulico ed è costretto al ritiro. Il comando della corsa è preso da Barrichello, che non lo lascerà fino alla fine. Michael Schumacher, intanto danneggia l'alettone e rientra ai box. Alla fine rimonterà fino all'ottavo posto garantendosi il titolo per la sesta volta e battendo quindi Fangio, che per quasi cinquant'anni lo aveva mantenuto.

    Fonte: Wikipedia
     
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